Un po’ di storia
Lo shiatsu tra filosofia e medicina
Lo shiatsu è una pratica che affonda le proprie radici in una visone del mondo millenaria, di stampo sino – giapponese. La sua nascita risale al 206 a.C. quando, sotto la dinastia Han, fu scritto il “Classico dell’Imperatore giallo”, il più antico libro di medicina cinese a noi pervenuto.
Secondo questa filosofia di vita la salute corrisponderebbe all’equilibrio:
- delle energie interne all’individuo (yin/yang, femminile e maschile)
- dell’individuo rispetto al mondo
- dei cinque elementi che compongono ogni cosa esistente: fuoco, terra, metallo, acqua, legno.
Quando è arrivato lo shiatsu in Italia?
Lo shiatsu si è diffuso in Italia e nel resto del mondo all’inizio degli anni ‘70, grazie all’opera di due grandi maestri: Tokujiro Namikoshi e Shizuto Masunaga.
Namikoshi partì da un approccio fisioterapico (nato dall’esigenza di curare i dolori e i reumatismi della madre) e grazie ad esso conferì allo shiatsu un fondamento scientifico. Riuscì, infatti, ad integrare una concezione puramente meccanicistica del corpo con una più “energetica”. Quest’ultima si basava sugli tsubo giapponesi, i punti equivalenti agli xue wei della medicina tradizionale cinese, a cui egli ne aggiunse di nuovi, oggi noti come “punti Namikoshi”. Per Namikoshi l’obiettivo principale della medicina era creare la pace all’interno dell’organismo umano e lo shiatsu ne era lo strumento principe.
Masunaga, invece, integrò la visione della medicina tradizionale cinese con gli aspetti più psicologici che provenivano dalla sua formazione universitaria (una laurea in psicologia ottenuta a Kyoto). La sua pratica partiva dallo studio dei meridiani della medicina tradizionale cinese, ma re-integrava alcune tecniche diagnostiche alla base dalla medicina giapponese delle origini. Tra queste l’esame di addome e dorso.
Lo shiatsu oggi
Al di là dei vari orientamenti, lo shiatsu che viene praticato oggi è il frutto della contaminazione di più scuole e del lavoro di ricerca che gli operatori svolgono quotidianamente per far crescere questa disciplina in un reciproco arricchimento con la cultura occidentale.
E l’operatore shiatsu più esperto altro non è che che quello in grado di “leggere” chi ha di fronte a più livelli. Scegliendo poi la tecnica, i movimenti e gli esercizi più idonei a riportare la persona in uno stato di equilibrio.